PROGETTO CROCETTA
I progetti di servizio civile volontario del G.a.v.c.i. sez. di Modena
Il progetto si rivolge prevalentemente a minori di età scolare residenti nel quartiere Crocetta di Modena. E’ configurato come prevenzione all’emarginazione nei suoi aspetti scolastici, sociali, economici, psicologici. L’intervento è basato sulla scelta preferenziale del più debole.
I ragazzi appartengono quasi tutti a famiglie a rischio a causa di scarsa integrazione sociale, disoccupazione, precarietà economica, instabilità della struttura familiare, tossicodipendenza, ecc...
Il volontario è chiamato a svolgere il servizio di doposcuola, a partecipare alle attività culturali e ricreative.
Obiettivo del progetto è ottenere una diminuzione del divario culturale e sociale che costituisce un fattore di emarginazione. Il doposcuola rappresenta la prima richiesta ed è finalizzato all’intervento educativo e al conseguimento della licenza media.
Vi è anche forte richiesta di attività aggregative. Si svolgono attività durante tutto l’arco dell’anno: giochi, canti, musica, teatro, letture e informazione, conversazioni. Integrate con esse si svolgono: gite, centri estivi, soggiorni.
Le attività sono finalizzate al recupero del disagio sociale di minori e giovani in condizioni di emarginazione e povertà. L’attività si svolge sul territorio della Circoscrizione n. 2 di Modena, denominata Crocetta, S. Lazzaro, Modena est, nella zona del quartiere Crocetta avente 25.000 residenti.
Il servizio si svolge presso la sede del progetto sita in v. Crocetta 18. Il monte ore settimanali è pari a 30 divisi su 6 giorni di servizio. Il progetto è aperto ad un numero massimo di 4 volontari. Non è previsto il vitto.
E’ aperto sia a uomini che donne.
Per informazioni si può contattare il G.a.v.c.i. di Modena presso:
¨ la sede del progetto in via Crocetta 18 a Modena;
¨ la sede dell’ente in via Baccarini 5 a Modena;
¨ telefonicamente allo 059/311482 chiedendo di Gozzi Agnese;
¨ per posta elettronica all’indirizzo: santi.e@provincia.modena.it (indirizzate ad Eugenio Santi)