La pace è la strada

ISPEZIONE DEI CITTADINI ALLA BASE USAF DI AVIANO

13/03/2006 12:59

A pochi chilometri dalle nostre case c’è un’arsenale in grado di distruggere interi stati. Una simile presenza dovrebbe inquietarci e scandalizzarci. Dovrebbe essere argomento di discussione non solo tra gli attivisti, ma nei bar, nelle chiese, nei posti di lavoro. E invece, su Aviano e le sue atomiche, regna il silenzio, tra l’indifferenza figlia dell’ignoranza e la rassegnazione di chi si sente impotente, mentre quei pochi che si ostinano a tirar fuori il problema sono tacciati di estremismo.

Secondo uno studio autorevole del Natural Resource Defence Council, "U.S. Nuclear Weapons in Europe", gli shelters della Base USAF di Aviano ospitano almeno 50 bombe nucleari di tipo B61, alcune delle quali hanno una potenza di oltre dieci volte superiore all’atomica sganciata su Hiroshima.

La presenza di quelle armi è chiaramente in contrasto con il Trattato di Non Proliferazione (NPT) ed è una minaccia per tutti, vicini e lontani.

Quelle bombe non servono a difenderci, né a rendere più sicuro il pianeta. Al contrario, contribuiscono pesantemente a vanificare lo spirito dell’NPT, che mira alla totale eliminazione delle atomiche, e ad aumentare così il rischio globale della proliferazione nucleare.

Come cittadini di questo paese, e al tempo stesso cittadini del mondo, non possiamo accettare questa situazione. Non possiamo lasciare che vinca la rassegnazione, che si faccia strame del Diritto Internazionale e della nostra Costituzione. La pace, la libertà, la fratellanza tra i popoli non possono crescere all’ombra della sopraffazione e della menzogna.

La questione nucleare non può essere lasciata in mano agli esperti, quasi fosse un argomento che non ci riguarda, che non ha nessun impatto con la nostra vita quotidiana. Al contrario, quelle armi sono un tassello fondamentale nel progetto di dominazione planetaria da parte di una piccola élite, intenzionata a mantenersi ben stretti i propri privilegi, mentre i diritti fondamentali di gran parte dell’umanità sono quotidianamente vilipesi, ed anche conquiste sociali che consideravamo definitive sono messe in discussione.

Per questo, appoggiamo la causa intentata contro il Governo USA per la rimozione delle atomiche dal territorio italiano.

Per questo, dal 6 al 9 agosto 2006 (nei giorni del 61° anniversario di Hiroshima e Nagasaki), saremo ad Aviano, di fronte alla Base Usaf. Riempiremo quei quattro giorni con dibattiti, iniziative culturali, azioni di coinvolgimento popolare...

Ma il segno principale che vogliamo porre è quello di un’Ispezione di Cittadini all’interno della Base, con una delegazione qualificata di Cittadini-Ispettori composta da Parlamentari, esponenti della Società Civile e degli Enti Locali, tecnici e scienziati, attivisti dei movimenti per la pace e i diritti umani. Le Citizens’ Inspections sono una forma di azione diretta nonviolenta nata alcuni anni fa e già utilizzata in altri paesi (Belgio, Inghilterra, Stati Uniti...) per far emergere la contraddizione di quei governi che, in nome della pace, della sicurezza e della democrazia, fanno la guerra, alimentano il terrore, nascondono la verità ai loro cittadini.

Chiederemo quindi di visitare la Base, ed in particolare gli shelters che ospitano le atomiche; metteremo insieme la nostra pacifica determinazione e comportamenti rigorosamente nonviolenti, cercando il dialogo e non lo scontro; tenteremo di interrogare il personale militare e civile della Base e di interagire con la popolazione locale; filmeremo e renderemo pubblica l’intera azione.

Vogliamo usare i mesi che ci separano da agosto, per costruire questo appuntamento in maniera partecipata e coinvolgente. Nell’organizzazione e nella gestione di quei giorni c’è posto per tutte e tutti coloro che vorranno spendersi in questa impresa. Le cose da fare sono molte, e quelle da inventare ancora di più. Se sapremo mettere insieme i nostri sogni, le nostre speranze, le nostre esperienze, insieme riusciremo ad avvicinare il giorno in cui non solo ad Aviano ma nel mondo intero non ci sarà più posto per le armi nucleari.

Chi volesse partecipare all’iniziativa o collaborare in qualsiasi maniera alla sua riuscita, è pregato di mettersi in contatto con:

Lisa Clark, lisa.clark@libero.it, 348/3323254
Tiziano Tissino, t.tissino@itaca.coopsoc.it, 349/2200890

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