INIZIATIVE PER IL DISARMO ATOMICO DELL'ITALIA E DELL'EUROPA
04/08/2006 13:22
7 E 8 AGOSTO, AD AVIANO (PORDENONE)
Citizens' Weapons Inspection alla Base Usaf di Aviano 8 Ago 2006
<Ispezione dei cittadini alla Base Usaf di Aviano
Nel 1997, mentre l’attenzione internazionale era tutta puntata sulle ispezioni dell’UNSCOM in Iraq, molti pacifisti in tutto il mondo cercavano nuovi strumenti per far notare come fossero proprio le cinque potenze nucleari ufficiali (Cina, Francia, Russia, Regno Unito e USA) a violare per prime il Trattato di Non Proliferazione.
Nacque così l’idea di “Ispezioni di cittadini”: in mancanza di ispettori ufficiali dell’ONU, sarebbero stati i cittadini stessi a prendersi la responsabilità di sostenere il diritto internazionale, ispezionando i siti nucleari sul proprio territorio.
Abolition 2000, una rete mondiale che chiede l’eliminazione completa delle armi nucleari, ha elaborato un Mandato, in cui assegna ai “Citizens’ Weapons Inspectors” il compito di ricercare e documentare la presenza di armi atomiche. Tale mandato si basa su quello assegnato agli Ispettori Onu in Iraq. Pertanto, anche gli Ispettori dei Cittadini rivendicano il diritto di accedere a qualsiasi sttruttura militare, senza preavviso e senza necessità di autorizzazione. Da allora, decine di “Ispezioni” si sono svolte negli USA ed in vari paesi europei. (https://www.motherearth.org/inspection/) Rifacendoci a questi precedenti, la giornata di martedì 8 agosto verrà dedicata ad una “Ispezione dei Cittadini” alla Base Usaf di Aviano. Verrà costituita una delegazione qualificata di Cittadini-Ispettori composta da Parlamentari, esponenti della Società Civile e degli Enti Locali, tecnici e scienziati, attivisti dei movimenti per la pace e i diritti umani, che chiederà di visitare la Base, ed in particolare gli shelters che ospitano le atomiche.
Se questo ci sarà negato, cercheremo, in maniera pacifica, determinata e rigorosamente nonviolenta, di bloccare almeno per un giorno la base Usaf, con l’obiettivo di far emergere la contraddizione di quei governi che, in nome della pace, della sicurezza e della democrazia, fanno la guerra, alimentano il terrore, nascondono la verità ai loro cittadini.
CONVEGNO "FUORI LE ATOMICHE DALL'ITALIA, FUORI LE ATOMICHE DALLA STORIA"
PROGRAMMA 1ª sessione (ore 9.30 - 13.00)
Interventi di saluto delle autorità locali e del Coord. Reg. Enti Locali per la Pace
Stefania Maurizi, giornalista, autrice del libro “Una bomba, dieci storie: gli scienziati e l’atomica”
Francesco Polcaro , del Comitato Scienziate/i contro la Guerra
Luciano Benini, MIR, fisico nucleare
un rappresentante di IALANA(Associazione Internazionale dei Giuristi contro le Armi Nucleari)
Franco Juri, giornalista e pacifista sloveno
2ª sessione (15.00 - 19.00) Proiezione documentario “Le Gru di Sadako: l’umanità contro l’atomica”
Andrea Bellavite, consulente regione FVG per la nuova legge reg. sulla pace.
Francesco Martone, senatore, ref. italiano PNND (Parliamentarian Network for Nuclear Disarmament)
Lidia Menapace, senatrice, componente della Commissione “Difesa”
Luisa Morgantini , MEP, Presidente Commissione Sviluppo dell’Europarlamento
Cinque pacifisti pordenonesi hanno avviato una causa legale contro il governo USA, chiedendo che le atomiche custodite ad Aviano siano rimosse dal territorio italiano in quanto la loro presenza è in contrasto con il Trattato di Non Proliferazione Nucleare.
Nell’atto di citazione si argomenta che tali armi sono causa di pericolo per tutta la popolazione dell’area, in quanto la loro presenza illegale rende Aviano l’obiettivo dichiarato di eventuali attacchi nucleari da parte di altre potenze. Il rischio diretto in capo agli attori, pur reale, è stato utilizzato in maniera “strumentale” per permettere l’avvio di una causa civile basata su un “temuto danno” ai sensi dell’art. 2043 CC.
In realtà, le motivazioni di questa azione vanno ben al di là del rischio per la nostra sicurezza personale. La presenza delle atomiche USA ad Aviano, così come a Ghedi ed in altri cinque stati europei incrina pericolosamente le istanze di non proliferazione; è tale presenza, unitamente ai piani di ammodernamento dell’arsenale nucleare da parte delle superpotenze, non le future centrali nucleari dell’Iran, la principale minaccia alla sopravvivenza del pianeta.
Questo convegno vuol essere un momento di crescita della consapevolezza sul reale pericolo delle atomiche, e al tempo stesso sulle prospettive di lotta contro la minaccia nucleare.
La mattina, i vari relatori faranno il punto sui rischi connessi al nucleare, mentre nel pomeriggio lasceremo spazio ad alcuni esponenti pacifisti prestati alle istituzioni, per capire quel che si può fare e si sta facendo in questa direzione ai vari livelli, dalla Regione al Parlamento Europeo.
Dal sito: www.vialebombe.org
———
Back